22 agosto 2006

Tante scuse

Qual'e' la scusa piu' utilizzata per evitare un poco gradito assalto amoroso? Lo sappiamo tutte ( e lo sanno anche i maschietti): il mal di testa.
Chi non l'ha mai usata scagli la prima pietra!


Credo sia la scusa piu' antica del mondo. Credo la si tramandi di madre in figlia gia' nei primi mesi di gestazione.


Mi ricordo le battute di mio padre e dei suoi amici quando io ero molto piccola (quindi, secondo loro, incapace di capire). Sembrava che le loro mogli soffrissero perennemente di emicranie e di cefalee a grappolo (si saranno mai chiesti il perche'?), suscitando sorrisini ironici da parte di chi sfoggiava una moglie perfettamente in salute.
I comici ne fanno argomento per i loro sketch, la ritroviamo nelle sceneggiature dei film "leggeri"... Fa parte di noi!


Come in tante altre situazioni io esco dagli schemi.


Un po' di tempo fa ho accettato l'invito di un amico. Abbiamo passato una serata piacevole, abbiamo riso, parlato, scherzato. Ma la serata languiva. Intuivo un certo interesse nei miei confronti, il suo sguardo si posava su di me eloquente, le sue mani ogni tanto mi sfioravano. Io ero convinta di essere stata abbastanza chiara nel dimostrarli la mia disponibilita', ma lui non si decideva. Sara' stato l'acool, sara' stata la tensione non lo so, ma mi e' salito un bel mal di testa. Mentre stavamo parlando gliel'ho detto. Lui mi ha proposto un massaggio alle tempie. Naturalmente ho accettatto! Mi faceva un po' male anche alla cervicale, il massaggio si e' spostato sul collo. Ho chiuso gli occhi godendo del massaggio e sperando che non fosse gay(
vedi L'indeciso).
Finalmente ho sentito le sue labbra sulle mie, le sue braccia che mi stringevano, le sue mani che mi accarezzavano...


Ora, sono fermamente convinta di essere l'unica donna che ha utilizzato il mal di testa come stimolante e non come deterrente!

20 agosto 2006

L'esibizionista mi manca.


Uno dei punti fissi nella vita di una donna sembra essere l'incontro con l'esibizionista.


A me manca.



Ero ancora bambina quando le mie compagne mi raccontavano degli incontri con un vecchio (lo sara' stato veramente?) che le avvicinava in macchina, apriva la porta e si mostrava con le braghe calate. Io non l'ho mai visto.


Crescendo i racconti si infittivano: donne di tutte le eta' erano state importunate da maschi piu' o meno age' che all'improvviso esibivano le loro pudenda. Mi descrivevano vecchi bavosi e flaccidi che attendevano dietro l'angolo le ragazzine al ritorno da scuola. Signore anziane, al ritorno dalla messa, costrette a "ammirare" spettacoli poco edificanti. Giovani sguardi attirati da innocue frasi su innocui membri.


E io niente.


Qualche volta ci sono arrivata vicino!



Stavo andando a scuola, passavo sotto i portici di una via del centro di Padova. Il mio torpore mattutino fu interrotto da alcune grida. Lentamente il velo di nebbia che ricopre i miei occhi per qualche ora dopo il risveglio si apri' e vidi, dall'altra parte della strada, delle ragazze che scappavano a gambe levate. Da lontano sentii una voce melliflua che incitava le passanti a guardare l'uccellino. Continuai la mia strada, la vocina si stava avvicinando... Quando arrivai all'altezza dell'esibizionista, non c'era una colonna che mi impediva di vederlo!!!???





Qualche tempo dopo lo mancai per un pelo!
Ore 7.30, fermata dell'autobus. Si avvicina un camion e fa per accostare. In quel momento mi giro per cercare il telefono nello zaino. Questione di secondi, sento le signore urlare: "Porco!!!", "Hai visto cos'ha fatto", "Maniaco!".
Mi giro e vedo il camion fuggire.
Le signore mi hanno poi spiegato che il camion si era fermato, l'autista aveva aperto la porta e... non aveva i pantaloni, ma i gioielli di famiglia bene in mostra!!!



E io niente...

16 agosto 2006

Un pensiero per Hina

Quella di Hina e' una storia che non vorremmo venisse mai raccontata.
Hina e' stata uccisa dal padre (con la collaborazione di altri familiari), vittima dell'integralismo religioso della sua famiglia.Hina aveva 20 anni, aveva un fidanzato di cui era innamorata e con il quale voleva convivere, non portava il velo e non frequentava la moschea.Queste scelte giudicate scandalose dalla famiglia le sono costate la vita.E' stata barbaramente sgozzata e sepolta in giardino.

La storia di Hina. La storia di tante donne vittime della violenza maschile.
Ancora oggi.

13 agosto 2006

Il punto G

Ho passato la mia adolescenza crucciandomi sulla mancanza di un' esatta posizione del fantomatico Punto G.

Nei giornaletti per teen-agers come Cioe', Debby, etc si parlava sommessamente di un favoloso bottoncino che, stimolato nel modo giusto, ti conduceva dritta-dritta in paradiso. Peccato che non si fosse ancora ben capito dove si trovava.

Non che la cosa mi turbasse piu' di tanto, sono rimasta asessuata quasi fino alla maggiore eta'. Con la scoperta del sesso poi, mi sono ritrovata ricoperta di magici bottoncini! Ogni centimetro del mio corpo, sfiorato anche senza particolare perizia, scatenava estasi mistiche. Il Punto G era un optional!
Crescendo me ne sono completamente dimenticata.

Finche' mi sono ritrovata a leggere un articolo sul sito di Jacopo Fo intitolato proprio
Punto G, il quale da delle precise indicazioni, accompagnate da una tavola anatomica, sull'esatta collocazione del puntolino.

Archiviato questa annosa discussione, eccone un'altra!

Proprio in questi giorni mi e' capitato un articolo in cui si annuncia che anche gli uomini hanno il loro Punto G!!!

E' l'equivalente di quello femminile, si differenzia per la lettera assegnata, la L, e (evidentemente) la collocazione.
La zona, particolarmente sensibile e' in grado, se stimolata adeguatamente, di portare ad un orgasmo lento e travolgente e si trova tra lo scroto e l'ano.

Ora, non mi ritengo certamente un'esperta di sesso o di anatomia maschile, ma dove sta la novita'???


Della presenza di quest'angolo di piacere ero stata informata dai miei primi fidanzatini che, probabilmente, l'avevano gia' autosperimentata.





Che si tratti di una nuova sindrome: L'invidia del Punto G???





Evviva la parita' dei sessi!

Complimenti 2

Lavoravo in uno studio di moda. Un cliente mi disse:

"Di moda non me ne intendo, ma di edifici e di donne si. Tu sei un po' pallida, ma hai un buon telaio!"

11 agosto 2006

L'incubo


La settimana piu' lunga della mia vita!
Quando sei sola prima o poi ti capita che qualche amico/a gia' in coppia tenti di rifilarti uno loro amico s-coppiato. E' il destino di tutte noi single.
A me e' capitato un'estate di diversi anni fa, avevo da qualche mese lasciato l'amore della mia vita e mi stavo ancora leccando le ferite.

Uscimmo una sera in compagnia, oltre ai soliti componenti fissi del gruppo c'era anche Claudio amico di Andrea e Nicoletta.
Ci scambiai si e no 2 parole, ma devo aver colpito nel segno! Infatti il giorno dopo mi chiamo' a casa (non avevo ancora il cellulare), il numero glielo aveva gentilmente fornito Andrea!

Mi chiese di uscire, non ne avevo tanta voglia, non avevo voglia di vedere nessuno, stavo ancora cosi' male... Ma accettai.

La prima uscita non fu un granche', almeno per me.

Lui invece la prese molto sul serio. Mi veniva a prendere al lavoro, mi telefonava in continuazione, mi trattava come un bagaglio a mano... Aveva in programma di fare delle vacanze in Croazia? Mi diceva:"Ti porto." Voleva fare una gita? "Ti porto".
Voleva andare a fare spese? "Ti porto!"


Finalmente parti' per la Sardegna! Fisicamente era lontano, ma non mancava di telefonarmi per descrivermi i meravigliosi tramonti che vedeva.

Al suo ritorno penso' bene di telefonarmi sul posto di lavoro (cosa che gli avevo proibita). Mi saltarono i nervi e gli feci una sfuriata al telefono, 10 minuti di urla e insulti. Alla fine lui mi disse:"A parte questo?"

10 agosto 2006

L'indeciso


Ci siamo conosciuti sui banchi dell'Universita'. Ci siamo frequentati per anni, ho conosciuto le sue ex, ho "subito" i suoi apprezzamenti sul mio seno e anche qualche carezza un po' maliziosa.
Una sera, mentre passeggiavamo chiacchierando si fermo', mi guardo' negli occhi e mi diede un bacio. Seguirono degli sms scottanti (li conservo ancora), degli incontri furtivi (le varie spasimanti non dovevano saperlo, ne andava della nostra salute), dei lunghissimi baci e... dei lunghissimi baci e... dei lunghissimi baci.
Dai, era chiaro che qualcosa non funzionava, ma cosa?
Lo scoprii in una delle nostre passeggiate romantiche. Imbarazzato mi disse:"Sai, grazie a te ho scoperto la mia vera natura (????). Sono gay. Prima di stare con te avevo dei dubbi, mi sentivo attratto anche dagli uomini, ma non mi era chiaro. Tu sei cosi' femminile che mi sono detto: Se funziona con lei vuol dire che non sono omosessuale."

...evidentemente non ha funzionato.

Complimenti 1

Un mio amico ventiduenne, nel maldestro tentativo di farmi un complimento:

"Sai, tu sei proprio un tipo giovanile!!!"





Veramente ho solo 36 anni...

03 agosto 2006

Il tatuato


Molto tempo fa sono stata corteggiata da un ragazzo non particolarmente strano, anzi aveva l'aspetto del bravo ragazzo.
Una sera, per cercare di impressionarmi, mi racconto' di quando decise di farsi un tatuaggio.
Aveva deciso il soggetto: era del segno dello scorpione, la scelta era obbligata (dalla sua scarsa fantasia). Ma non aveva deciso dove farselo.
Delego' quindi la tatuatrice che lo fece spogliare completamente e, dopo averlo ammirato a lungo decise di fagli il tatuaggio... sotto la pianta del piede!!!