14 dicembre 2006

Povero Babbo Natale...

Sarei poco originale se mi scagliassi contro i Babbo Natale appesi ai balconi delle case. Non e' mia intenzione intraprendere una crociata contro il cattivo gusto, ci ha gia' pensato qualcun'altro.
Io li tirerei giu' perche' mi fanno pena. Sono li' attaccati a delle scale di corda, spiaccicati contro le ringhiere in balia delle intemperie...
Il primo giorno hanno la divisa di un bel rosso acceso, ma dopo un po' la persistente umidita' padana, lo smog, le polveri ingrigiscono barba e capelli e spengono il rosso. Se poi lo sfortunato babbo e' stato acquistato l'anno scorso lo scempio e' totale. Il povero arrampicatore ha perso tutto il suo tono muscolare, il vestito gli cade addosso, i capelli spettinati, la barba sporca...alcuni cedono, perdono la presa e penzolano sbattuti dal vento.
Oggi ho notato anche degli enormi Babbi gonfiabili con il braccio sinistro alzato in segno di saluto (chissa' se l'anno scorso salutava con l'altro braccio, non l'ho notato...)
L'ingiuria al grande vecchio raggiunge l'apice con gli orribili pupazzi di fabbricazione cinese: ridicole marionette che si muovono a scatti accompagnati da una straziante musichetta.
Povero il mio vecchio Babbo Natale! Dileggiato, ridicolizzato, svilito, screditato, vilipeso.
Ho tanta nostalgia di quel signore enorme che arrivava di notte e che incuteva rispetto e timore nei bambini. Chi avrebbe mai osato alzarzi dal letto e farsi vedere mentre Babbo Natale entrava in casa per portarti i doni.

Rivoglio il Papa' Natale che davanti all'Upim mi riempiva le manine di caramelle Rossana!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sapessi come sono d'accordo con te...
G.