27 luglio 2006

Il pasticcere pasticcione


Il pasticcere e' forse il soggetto che ha piu' stuzzicato la mia vanita'.
Giugno 2001, l'anno della mia laurea. E l'anno della laurea della mia (ex) amica C. che, per festeggiare, organizzo' una festa a casa sua. Tutta eccitata ci informo' che avrebbe invitato il pasticcere del suo paese, un ragazzotto molto carino che la faceva fremere di desiderio. Il racconto di cotanta prestanza scateno' l'istinto predatorio di un'altra nosta (ex) amica: D.
Arrivo' il giorno della festa e finalmente comparve questo adone.
In effetti il ragazzo aveva proprio un bel fisico! D. dopo qualche bicchiere diede perse ogni inibizione dando sfogo alla sua opera di seduzione un po'
Dopo qualche giorno C. venne da me per parlare dei suoi problemi con D. Ad un certo punto C. ricevette una telefonata dal pasticcere che insistette per venire fino a casa mia.
Passammo il pomeriggio sui Colli Euganei tutti insieme appassionatamente.
Vestiti i panni di Cupido cercavo di creare piu' occasioni possibili per avvicinare C. al pasticcere (continuo a chiamarlo cosi' perche' ne ho dimenticato il nome), ma lui invece si avvicinava a me...
Non sapevo piu' cosa fare: lui piaceva a ben 2 delle mie amiche, quindi era un intoccabile!
A fine serata, con una scusa, lascio' rincasare C. e... mi bacio'!!!
Come dice il proverbio: tra i due litiganti...
Iniziarono cosi' i nostri incontri segreti, cercando di non farci scoprire dalle 2 pretendenti. Da subito capii che non avevamo molti argomenti in comune, speravo almeno in un po' di sano sesso. Macche'... Mentre percorravamo le buie strade dei Colli piene di anfratti invitanti e niente. Per una, due volte... alla terza, sotto casa mia, con i miei genitori a pochi metri, illuminata a giorno dai fari della villa del vicino arriva la tanto agognata proposta: "Andiamo sul sedile dietro???"
O era un esibizionista, o era proprio stupido. In entranbi i casi non faceva per me.
Eliminato!

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